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Annuario del Cinquantenario 1948 - 1998 della Scuola Media Statale "V. AMICARELLI" di Monte Sant'Angelo

Presentazione

Potrebbe sembrare quasi un "atto dovuto" festeggiare il cinquantenario della nascita di una scuola.
Da sempre, invece, in ogni cultura, rimarcare "l'origine " di un'attività o di un evento ha un profondo significato identificativo e costruttivo, tanto

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Copertina Annuario "V. Amicarelli"

più importante nell'odierno scenario di accelerazione e mutazione, per la società e per la scuola.
E dunque, la celebrazione, la "festa dell'inizio" riannoda i fili delle continuità nei cambiamenti e riconduce le diversità delle generazioni e dei soggetti alla storia comune del territorio, creando consapevolezze e identità di appartenenza.
Nelle testimonianze dello "Speciale Cinquantenario", riportate nel giornalino scolastico dei ragazzi dell'«Amicarelli» emerge, infatti, al di là delle diversità affettive dei ricordi di alcuni testimoni, un elemento comune, connotativo della funzione espressa nel tempo da questa scuola: fornire a tutti e a ciascuno, oltre il ruolo, un senso di forte comunanza e di condivisione della dimensione di operatore-attore della realtà scolastica; dimensione fondamentale per l'evoluzione di un contesto territoriale difficile, contraddistinto, nel lontano 1948, da isolamento geografico, sottosviluppo economico, povertà di stimoli culturali.
Questa scuola ha rappresentato e rappresenta, con la capacità di innovazione progettuale che è andata sempre più evidenziando, il principale se non l'unico polo formativo

istituzionale, in grado di promuovere la rivitalizzazione del tessuto sociale e il cambiamento culturale.
L'«Amicarelli» ha costruito nel corso degli anni un'immagine di scuola che non solo valuta, come le si richiede, ma che al tempo stesso impara continuamente, mentre aiuta i giovani ad imparare, a proporsi, ad esprimersi.
Tanto impone una continua ridefinizione dei confini della stessa scuola e dell'ambiente di riferimento, mentre realizza una simbiosi di crescita tra istituzione, individuo e territorio.

Dott. Felice Grassi
Provveditore agli Studi di Foggia

 

La pubblicazione dell'Annuario in occasione del Cinquantenario della S.M.S. "V. Amicarelli" di Monte S. Angelo è un sogno che si realizza. Sono veramente grato a tutti quelli che con il loro contributo hanno voluto che questo sogno si avverasse. La partecipazione, attraverso ricordi e testimonianze, ha consentito a molti di riscoprire le proprie radici, il forte senso di appartenenza ad una comunità, quella "montanara" e l'orgoglio di aver fatto parte di una scuola: la "V. Amicarelli."

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Copertina Manfredonia, la Storia e i suoi Autori

È servita, altresì, a ricostruire un reticolo di rapporti, di relazioni, dì antiche amicizie che sembravano scomparse nel nulla. A noi, operatori di questa scuola, ha offerto l'opportunità di recuperarne la memoria attraverso la storia e di fare un bilancio del contributo culturale e promozionale fornito dalla Scuola in questi decenni. Questa pubblicazione ci ha dato, inoltre, la possibilità di mettere in risalto le attività svolte negli ultimi anni e la grande trasformazione che ha portato la Scuola ad integrarsi nell'attualità del territorio ed a proiettarsi nel futuro. Ciò è stato possibile grazie alla sensibilità delle Amministrazioni Comunali, da quella guidata dal Sindaco G. Totaro all'attuale diretta dell'avv. Gino Vergura, al contributo della Comunità Montana del Gargano sotto la Presidenza del Prof. L. Lombardi. Un grazie particolare è dovuto al Consiglio d'Istituto, egregiamente presieduto dal dott. D. Galesposta, a tutti gli operatori scolastici che, in un efficace e produttivo "gioco di squadra" hanno affiancato il dirigente con senso di responsabilità e professionalità e ai genitori, che con la loro consapevole partecipazione hanno contribuito a trasformare la Scuola in una "Comunità Educante". Non mi resta, in qualità di attuale dirigente della Scuola, che augurare ai ragazzi di oggi e di domani, di essere, come quelli di ieri, sempre protagonisti nella vita e a farsi testimoni dei valori in cui credono e a cui la S.M.S. "V. Amicarelli" li forma.

Monte S. Angelo, aprile 1998

Pietro Taronna
Preside S.M.S. "V. Amicarelli"-Monte S. Angelo

 

Vincenzo Amicarelli

II 3 gennaio 1913 si spegneva in Lucera Vincenzo Amicarelli nato a Monte S. Angelo dal medico Matteo e dalla baronessa Luisa Grassi.
Della sua figura di uomo e professionista ci rimangono il profilo riportato da Carlo Villani in "Scrittori e artisti di Puglia" (Trani 1904) e le commemorazioni funebri di Ciro Angelillis e Filippo Ungaro sul Foglietto del 9 gennaio 1913 e sul Corriere della Capitanata dell* 11-12 febbraio 1913. Aveva, così lo ricordano, per qualità fisiche "la bella persona, la fronte alta e spaziosa, la capigliatura folta"; per qualità morali "la grande compostezza, il signorile garbo e la bontà innata" e per qualità intellettive "la poderosa memoria e la cultura come sintesi di sapere e di esperienze".

A soli 20 anni conseguì la laurea in Giurisprudenza - doctor utriusque iuris - presso la Regia Università di Napoli e scelse la nobile città di Lucera come sede di vita e di lavoro acquistando grande reputazione come avvocato penalista. "Le sue arringhe - rievoca il Villani - elevavano la materia processuale a investigazioni pure di principi, con

sottigliezza di analisi che rimaneva al disopra dei sensi ma soggiogava non meno i cuori".
Ma se del "Leone delle Puglie", come fu appellato dalla voce popolare, sono giunti solo gli echi delle sue perorazioni in cui l'avvocato e la parola si fondono in maniera mirabile, rimangono le sue "alligazioni giuridiche", vale a dire, gli scritti difensivi dei procedimenti civili che dimostrano la completezza della sua formazione giuridica.
Custoditi nella Civica Biblioteca vi sono anche gli atti delle cause in cui egli curò gli interessi del Comune natio. In particolare, vanno ricordati gli atti e le memorie per la difesa del patrimonio terriero del Comune di Monte S. Angelo. In queste "memorie giuridiche" vengono ripercorse le vicende e quindi le liti che, a seguito delle leggi di soppressione della feudalità e degli ordini religiosi (1806), contrapposero la città di Monte S. Angelo ai comuni viciniori di Manfredonia, Cagnano, Carpino e S. Giovanni Rotondo per sciogliere le promiscuità; al Demanio Regio per la divisione dei terreni del feudo della principessa di Gerace, acquistato dall'Università montanara ma retrocesso allo Stato subentrato nel pagamento del prezzo; al Principe di S. Antimo, Vincenzo Ruffo, erede del Cardinale Fabrizio Ruffo a cui il re Ferdinando I di Borbone aveva assegnato una rendita annuale da ricavarsi con il diritto di "terraggiare" sui terreni del demanio regio e di quelli comunali siti nell'agro di Monte S. Angelo; ai cittadini per il recupero dei terreni abusivamente occupati ovvero per la riscossione dei canoni enfiteutici o per la disciplina dei diritti di uso civico reclamati dalla comunità.
Cause annose e certamente onerose che percorrevano tutti i gradi giurisdizìonali -Tribunali, Corti di Appello, Corte di Cassazione - ma che ancora oggi costituiscono fonti preziose per ricostruire le vicende patrimoniali, amministrative e sociali dei Comuni garganici e della Capitanata. E che si spera non riprendano con l'entrata in vigore della legge della Regione Puglia n. 7 del 28 gennaio 1998 che vede la luce dopo lustri e che provvede al riordino degli usi civici e delle terre collettive in attuazione della legge 16 giugno 1927 n. 1766 e del Regio Decreto 26 febbraio 1928 n. 332.
All'impegno professionale Amicarelli legò anche quello politico candidandosi, all'indomani dell'Unità d'Italia, al Parlamento Nazionale in contrapposizione al conservatore, conte napoletano, Girolamo Giussi nel collegio circoscrizionale di Man-fredonia - Monte S. Angelo - S. Giovanni Rotondo. La candidatura dell'Amicarelli palesava le prime rotture all'interno del blocco liberale di destra.
A completare la sua personalità ebbe un peso costante la passione umanistica. Fin da giovane, unitamente allo studio del diritto, dedicò il suo tempo alla speculazione filosofica, prima con un saggio su "Le categorie da Aristotele a Kant" che gli valse la medaglia d'oro del Ministero della P. I. e poi con il volume "Il problema risoluto" in cui venne analizzato il rapporto tra scienza e fede nei vari sistemi filosofici. Un tema ancora oggi attuale per gli aspetti etici e di fede che la ricerca scientifica pone, pur essendo stato acquisito come incontrovertibile il reciproco rispetto e la mutua comprensione dei valori di cui la fede e la scienza sono portatori.
La città di Mon te S. Angelo - auspice il Preside prof. Alberto Capezza, gli intitolò la Scuola Media Statale. Ed il ricordo di oggi vuoi essere un monito agli educatori e ai reggitori della cosa pubblica e mantenere vivo il ricordo di quei concittadini che con il loro impegno nelle arti, nella cultura, nella professione, nella ricerca scientifica e nell'impegno civile hanno degnamente onorato la città natale.

Matteo Giuffreda
Avvocato

Volare Fly Free  Piazza delle Rose, 3 71043 Manfredonia (Foggia) Italia  

 

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