Restauro

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Il Palazzo dei Celestini a Manfredonia

Anno 2001 - La sua Storia e l'Intervento di restauro e recupero funzionale

 

Il Monastero dei Celestini

La presenza dei monaci "celestini", ovvero di quei benedettini che seguivano la riforma di S. Pietro Celestino, nella città di Manfredonia è attestata intorno alla metà del XIV secolo.

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Palazzo dei Celestini Manfredonia

Il Sardinelli riferisce che "nel 1350, don Pietro Colgano di Siponto, Arcivescovo di Cosenza, nelle case paterne in Manfredonia, presso la Porta dello Spuntone, eresse un monastero ai Padri Celestini, intitolato S. Pietro".
Per tre secoli la comunità religiosa, retta da un priore, fu alle dipendenze della Badia di S. Giovanni Evangelista di Monte Sant'Angelo.
Nel dicembre del 1654 Pietro Borsa nominò erede universale dei suoi beni la congregazione celestiniana a patto che la sede di Manfredonia fosse elevata al rango di Abbazia e che suo fratello, Giuseppe, fosse nominato primo abate.
La richiesta ebbe esito favorevole e il 27 luglio 1657 fu rilasciata a don Giovanni Borsa la patente di primo abate del monastero.

Un Inventario del monastero, stilato il 26 agosto 1670, ci informa che l'edificio che ospitava i monaci era composto di sei celle, un dormitorio, un salone con dodici quadri d'Imperatori, una cucina, un cortile interno, la sacrestia e la chiesa.
Nella seconda metà del XVIII secolo, il vecchio edificio, prossimo al collasso per l'incuria e per l'età, fu demolito per dar luogo alla costruzione di un nuovo monastero. I lavori furono iniziati presumibilmente intorno al 1754 e condotti per oltre trent'anni.
Il nuovo monastero, ad eccezione del prospetto della chiesa, si presenta come un palazzo nobiliare.
I caratteri architettonici denotano relazioni stilistiche con modelli coevi del barocco abruzzese.
È da ritenere, pertanto, che l'edificio fu ideato e costruito da una qualificata maestranza abruzzese.
Nelle previsioni progettuali, la nuova fabbrica doveva inglobare una chiesa con ingresso e facciata sull'attuale corso Manfredi.
Di questa chiesa, che doveva essere dedicata a S. Pietro Celestino, restano solo l'invaso spaziale, a pianta cruciforme, e l'incompiuta facciata.
Il progetto e la realizzazione della facciata è opera di un certo mastro Giuvo Sante, un abruzzese di Pescocostanzo.
Con mastro Giuvo collabora il figlio Carmine Antonio, come si evince da una missiva inviata da quest'ultimo all'abate Raffaele Chiumaruli.

In questa lettera, datata I ottobre 1786, Carmine Antonio di Sante chiede di subentrare nell'appalto e dirczione dei lavori della facciata della chiesa per poter continuare l'opera del padre interrotta probabilmente l'anno precedente. Nel 1786 fu redatto un nuovo progetto per il completamento della chiesa.
L'accordo economico tra il giovane di Sante e l'abate Chiumaruli non avvenne e i lavori non furono mai più portati a termine.
L'incompiuta facciata della chiesa si articola con un andamento concavo-convesso.
L'invaso della chiesa, attualmente predisposto come auditorium comunale, presenta un impianto a croce greca con predominio del vano centrale che doveva essere coperto da una cupola; i quattro bracci dovevano essere invece definiti con altrettante volte.
Soppressa la congregazione celestiniana nel primo decennio dell'Ottocento, l'edificio monastico fu oggetto di diverse utilizzazioni: uffici comunali, pretura, carcere, caserma dei carabinieri.
Interessante, al riguardo, è la proposta progettuale di riduzione dell'inva so della chiesa a teatro comunale.
Nel 1898 ('Amministrazione municipale di Manfredonia incaricò l'ingegnere Edoardo Balsamo, con studio tecnico in Napoli alla via dei Sette Dolori civ. 26, di redigere il progetto di teatro da concretare nello spazio che dovevasi adibire ad uso di chiesa.
Il tecnico napoletano ben presto presentò la sua proposta.
La spesa, però, esorbitava dalle disponibilità finanziarie del Comune.

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Tavola I

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Tavola II

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Tavola III

Ingrandisci l'immagineTavola IV

Tavola IV

L'ingegnere Balsamo, con acuto senso pratico, elaborò una nuova soluzione progettuale (vedi Tavv. I, II, III, IV) economicamente più vantaggiosa; il costo dell'opera infatti ammontava a Lire 6.300.
Questo progetto, redatto all'insegna della provvisorietà, contemplava, in sintesi, la realizzazione dell'ossatura dei palchi e della struttura della copertura con elementi lignei; la copertura del vestibolo e del proscenio con volte in murature.
I rivestimenti a stucco, le scale e le opere accessorie dovevano essere realizzati successivamente con piccoli lotti di lavoro e con relativi nuovi oneri finanziari.
Il progetto non piacque all'Amministrazione comunale che saggiamente lo respinse.
A distanza di poco più di ottant'anni lo spazio destinato alla chiesa fu oggetto di recupero per ospitare l'attuale auditorium comunale.

Testo a cura di Nunzio Tomaiuoli


Intervento di restauro e recupero funzionale.

L'Amministrazione Comunale di Manfredonia ha iniziato ad interessarsi dell'edificio storico, nel suo complesso, sin dalla fine degli anni '70.
In sintesi sono stati effettuati interventi di restauro, recupero funzionale e adeguamento degli impianti (idrico-sanitario e fognario, elettrico, termico, antincendio, Tvcc, parafulmine) nonché adeguamento delle uscite di sicurezza, in vari anni.
Civiche Biblioteche Unificate (ala ovest Palazzo dei Celestini)

  • 1° Intervento: 1995-97 Impresa S.A.D. di Raga Roberto &C. Modugno (BA), in A.T.I.con la Ditta Russo Luciano & C. S.a.s.
    Progetto e direzione lavori: Arch. Lorenzo Fatone - Manfredonia Responsabile del Procedimento: Ing. Simone Lorussi Capo Servizio - Settore OO.PP. 1998 Forniture e arredamento, Dimensione Ufficio di Troiano & C. s.n.c., Manfredonia.
  • 2° Intervento: 2000-01 Impresa SEDIR S.r.l. di Gerardo Biancofiore Cerignola (FG) Progetto e direzione lavori: Arch. Lorenzo Fatone - Manfredonia Responsabile del Procedimento: Arch. Francesco Sammarco Capo Servizio - Settore OO.PP.
  •  

    AUDITORIUM (ex chiesa S. Pietro)

  • 1° Intervento: 1982-86 Impresa Mucafer diManfredonia (FG) Progetto: Arch. Nunzio Tomaiuoli-Manfredonia Direzione lavori: Ing. Ettore Di Bari - Manfredonia
    Responsabile del Procedimento: Ing. Simone Lorussi Capo servizio - Settore OO.PP.
  • 2° Intervento: 2000-01 Impresa Edil. Cor. Di Cortellino Mario Trani (Ba) Progetto e dirczione lavori: Arch. Ettore Di Bari - Manfredonia
    Responsabile del Procedimento: Arch. Francesco Sammarco Capo Servizio - Settore OO.PP.
  • 2001 Forniture e arredamento e impianti multimediali, Ditta DOS S.r.l. Bari. Progetto: Ing. Ettore Di Bari - Manfredonia
    Responsabile del Procedimento: Arch. Francesco Sammarco Capo Servizio - Settore OO.PP.
  • N.B.:
    E stata esperita la gara per la realizzazione dell'intervento dell'ala est di Palazzo dei Celestini (già sede dell'Azienda autonoma Soggiorno e Turismo), quanto prima (dicembre 2001) inizieranno i lavori di restauro e ristrutturazione edilizia.
    Affidati alla ditta francese Pouchain Sri con sede in Roma, da diversi anni operante in Italia.

    Copertina Opuscolo del Comune di Manfredonia delle Civiche Biblioteche Unificate

    » Palazzo dei Celestini

    Ingrandisci l'immagineParticolare di tabellone didattico al museo di Manfredonia

    Particolare di tabellone didattico al museo di Manfredonia

    Volare Fly Free  Piazza delle Rose, 3 71043 Manfredonia (Foggia) Italia  

     

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